L’aspetto principale da considerare è racchiuso nella parola “gradualità”. Ci vogliono mesi/anni per preparare un ultra trail.
L’AUT prevede 2 tipologie differenti di gare:
La 35 km, distanza più consona per chi si è avvicinato da poco al mondo del trail running.
La 90 e 180 km, due gare di endurance con tempi e programmazioni distribuite in più mesi. Quest’ultime richiedono un progressivo aumento del volume di carico dell’allenamento in termini di tempo, chilometri e dislivello.
L’obiettivo primario inerente alla metodologia dell’allenamento è lo sviluppo e incremento della capacità aerobica, parametro predominante nelle prove di endurance.
Sottolineiamo inoltre l’importanza dell’inserimento di uscite (il cosiddetto “lungo”) dove il volume viene concentrato preferibilmente su tracciati simil-gara ricreando le condizioni della gara stessa (alimentazione, uso bastoncini, scarpe, abbigliamento, zainetto…).
Timeline di allenamento:
3 blocchi di lavoro.
Periodo preparatorio: periodo nel quale viene svolta la maggior parte del lavoro in termini di volume. Varietà di mezzi e metodi utilizzati. Prevale il lavoro quantitativo rispetto a quello qualitativo.
Periodo speciale: periodo specifico nel quale va ricercato il massimo livello prestativo. Diminuzione del volume e aumento dell’intensità.
Tapering: periodo di scarico (7-10 gg) precedente alla competizione con particolare attenzione al riposo e ad una corretta alimentazione.
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